Alimentazione selettiva
Per famiglie con bambinƏ che fanno fatica ad assaggiare nuovi alimenti e hanno una lista molto corta di cibi graditi
Quando i bambini smettono di mangiare, non si è mai certi di quale sia il modo giusto di comportarsi. Se provando tutti i consigli (magari non richiesti) dei parenti non hai ottenuto risultati e sei finitƏ qui, probabilmente ti può servire un supporto professionale.
Il/la pediatra dice che è normale
Dipende! Intorno ai 18-24 mesi tutti i bambini sviluppano una naturale diffidenza nei confronti di alcuni alimenti. Si chiama neofobia, ed è una fase fisiologica dello sviluppo che dura in media fino ai 5-6 anni. Tende a ridursi per poi sparire quasi completamente senza alcun tipo di intervento, ma possono esserci alcune situazioni in cui non si arriva a un miglioramento spontaneo; i cibi rifiutati diventano sempre più, mettendo il/la bambinƏ a rischio di sviluppare qualche carenza (anche se il peso è normale o se c’è un sovrappeso). In quest’ultimo caso parliamo di alimentazione selettiva ed è raccomandata una presa in carico nutrizionale.
Se è “solo” neofobia non si può fare nulla?
La neofobia è fisiologica, ma ciò non significa che viverla non sia stressante!
Se la neofobia causa grosse battaglie a ora di cena, i pasti potrebbero diventare un momento di forte stress che si ripercuote sulla salute di tutta la famiglia. Se senti che il momento dei pasti è ricco di tensione, sappi che non è necessario attendere che ci sia una carenza nutrizionale diagnosticata o un problema di peso per poter richiedere una consulenza. Le strategie che vedremo insieme ti aiuteranno a rendere i pasti meno stressanti personalizzando l’intervento sulle esigenze specifiche della tua famiglia.
Perché mi hanno detto di andare da unƏ psiologƏ?
Può succedere che alcuni bambini mostrino dei comportamenti alimentari anomali in risposta a periodi di stress, eventi traumatici, o difficoltà emotive di vario genere. Per questa ragione può essere necessario affiancare l’intervento nutrizionale e un intervento neuro/psicologico.
Ricorda che le linee guida nazionali per il trattamento dei disturbi alimentari raccomandano di coinvolgere sempre una persona esperta in nutrizione anche se il problema è di natura psicologica o neuropsichiatrica.